domenica 6 novembre 2011

Rieccomi

No, non sono sparita! Sebbene sia passato un bel po' di tempo dall'ultimo post, sono ancora qui, viva e vegeta, ma soprattutto incasinata...

Vogliate scusarmi della prolungata assenza, ho continuato a leggere silenziosamente tutti i blog amici e a sperare di avere qualche minuto libero per passare a salutarvi e a dirvi che ci sono ancora!
Un nuovo e desideratissimo impegno è entrato a far parte della mia vita, per tanto tempo ho girato intorno al pensiero di dedicarmici, e a settembre ho avuto il modo, finalmente!, di iniziare questo percorso che di sicuro mi arricchirà personalmente, e che già mi sta regalando tante soddisfazioni.

Attenzione: non è un bambino...(giusto per precisare)

Appena mi sarà possibile tornerò a raccontare le solite vicissitudini lavorative, per cui non scappate via da qui! Vi chiedo solo un po' di pazienza :)


Vi abbraccio tutti!

Nyago

venerdì 16 settembre 2011

Non lo fai apposta, vero? #1

Va' che ti vedo sai...

è mezz'ora che fissi quella vetrina...tra 5 minuti chiudo...non c'è il titolare (che ti farebbe entrare anche se fosse l'una), per cui non sperarci neanche...

sono le 12:28...inizio a radunare il tutto per la chiusura, a spegnere le luci interne al negozio, cassa e computer...e tu sei sempre lì, a fissare la vetrina e a lanciarmi occhiate di soppiatto, ma ripeto: non ci sperare...

12:29...spengo le luci della vetrina, dovrebbe essere un segnale chiaro, ma tu non ti muovi di lì...

12:30: prendo le chiavi per chiudere le porte, tu mi vedi e con un balzo entri: "Scusi signorina!!! Mi farebbe provare..."

LO SAPEVOOOOOOOOOOOOO!

"CERTO! Alle 15:30 alla riapertura del negozio, mi spiace ma devo proooooooooprio scappare sa, ho un impegno urgente che non può aspettare!" praticamente lo spintono fuori, verbalmente.

Ma guarda te che stronzo! Ma io lo sono più di te, quindi...aria!!!


by the way...pensate sia più tornato? Ovvio che no...eppure, 3 giorni alla settimana sta lì a fissare la vetrina per mezz'ora e poi se ne va...

domenica 11 settembre 2011

Ti avevo detto tra un'ora!!!!

Questa è successa parecchi anni fa, ero ancora nel mio posto di lavoro precedente, ma merita di essere raccontata.
Sabato pomeriggio (chissà perchè, la maggior concentrazione di casi umani arriva giusto di sabato), ore 17.00 circa.
Entra questa signora, mi chiede di stamparle delle fotografie. Ovviamente, le servono con urgenza.
"Signora, le chiedo almeno un'oretta. Provi a passare verso le 18 che dovrebbe trovarle pronte."
Dopo avermi assicurato che sarebbe passata un'ora dopo, se ne va ringraziando.
Sembrava pure una persona gentile.

Sembrava, appunto.

Alle 18.15 ancora non si vede. Avrà avuto da fare.
Arrivano le 18.30, le 18.45.
E poi arrivano le 19.30, l'orario di chiusura.

Chiusura del negozio in velocità, che quella sera gli amici mi aspettavano in un posto lontano e avevo fretta di andarmene via, la vecchia non si era vista...pazienza, affari suoi.

Alle 19:45 ero in macchina; stavo per immettermi in strada, quando sul più bello sento qualcuno che bussa al finestrino del lato passeggero. Che salto ho fatto!
Indovinate chi era? Eggià, la megera! Che incazzata come una biscia mi fa:
"Ma come, stai (eh sì, mi dava del tu! Ma chi sono, tua nipote?) già andando via? E le mie foto? Son venuta a prenderle!"
"Signora, alle 19:30 il negozio chiude! E' sabato sera, son le 19:45 e devo andare via!"
"Ma le mie foto! Mi servivano con urgenza!"
"Come le avevo promesso, erano pronte alle 18 come le avevo detto. Me le ha portate alle 17, ricorda?"
"Ma io ho avuto da fare nel frattempo. E le foto mi servono." Dietro c'era il marito che cercava di tirarla via dicendo "ma lascia stare, non importa! Non vedi che sta andando via?" ma lei non mollava.
"Lei ha avuto da fare prima, io adesso. Anche volendo, ho fatto la chiusura della cassa e non posso riaprirla. Lunedì mattina alle 8.30 troverà la mia collega, e potrà ritirarle subito appena aperto il negozio. Devo scappare, mi spiace. Buona serata e buona domenica."
Lei molla l'osso, si allontana di un passo e risponde, acidissima: "UMPH! ALTRETTANTO!!"
Finchè aspetto di immettermi  in strada, li vedo allontanarsi e sento il marito dire "Ma perchè ti metti a fare ste figure, che la ragazza aveva ragione???"

Epic win! :D

lunedì 5 settembre 2011

Di ritorno...

rieccoci qui, dunque, anche se le mie ferie son finite già da un po'...bentornati e bentrovati, oggi sembra che l'estate sia davvero finita per lasciare posto all'autunno, quindi...si ritorna alla grande!

sabato 6 agosto 2011

Meno male che ci siete voi!

"Ah non sei la figlia del titolare? Che peccato, speravo che ereditassi tu questo negozio e diventassi la titolare: sarei stato troppo contento per te!"

"Eh sai...noi facciamo tutta questa strada per venire qui solo perché ci sei tu..."

"E' sempre un piacere vederti e farmi seguire da te! Lo sai che se non ti vedo in negozio passo oltre, la tua collega è brava ma con te c'è tutto un altro feeling!"

Ok...questo non è il lavoro che ho sempre voluto, certe volte vorrei scappare di corsa e non farmi vedere mai più dentro quei quattro muri, però...sentirsi dire certe cose dalle persone il suo effetto lo fa...eccome!!

E con questo vi saluto...parto per le mie meritatissime ferie, ci vediamo presto...prometto di tornare!! :)

mercoledì 3 agosto 2011

Brutti scherzi del caldo...

Entra questo personaggio dall'aria un po' stralunata, con un negativo fotografico in mano.

"Per favore, mi serve una ristampa di questa foto...tra quanto è pronta?"
"Torni tra un'oretta, non ci dovrebbero essere problemi."

Alza gli occhi, fissa il soffitto e dice:

"Tra un'ora...mah, chissà cosa starò facendo tra un'ora..."
Detto questo, gira i tacchi e se ne va. Sempre col negativo in mano. Tutti i presenti rimangono basiti.
Ovviamente, non torna più.

Mah...

domenica 24 luglio 2011

Urgente

"Ho bisogno di un paio di occhiali nuovi, ma mi servono con urgenza eh, tra 5 giorni parto per le ferie!"

Mi allunga la ricetta, datata novembre 2010.
Per fortuna che ti servivano con urgenza!

giovedì 7 luglio 2011

Per favore, spiegatemi...

...dov'è che sbaglio?

Adesso vi spiego, mettiamo un esempio abbastanza comune tipo questo: arrivano dei campioni di lenti a contatto per una persona, ci eravamo messi d'accordo inizialmente che all'arrivo delle lenti dobbiamo contattare l'interessato perchè faremo applicazione + controllo.
Dunque, invio un sms.
"Egregio Sig. Pincopallo, sono arrivate le lenti a contatto di prova. La preghiamo di contattarci per prendere appuntamento per provarle qui da noi. Cordiali saluti, Ottica A Me Gli Occhi".

oppure, telefono direttamente a casa.

"Buongiorno signora Tiziocaio, sono arrivate le lenti a contatto di prova per sua figlia. Dobbiamo fissare un appuntamento per provarle, la trovo in casa?"
"Non adesso, però la faccio richiamare per l'appuntamento appena rientra".

C'è qualcosa di difficile in tutto questo? Qualche cavillo linguistico che impedisce la corretta interpretazione?

Eppure, all' 80% dei casi in cui inviamo agli interessati questa comunicazione, questi saltano il passaggio del richiamo per fissare l'appuntamento e si presentano, belli come il sole, direttamente per la prova delle lenti.
E quando diciamo "ma noi aspettavamo una chiamata di conferma da parte sua, come da sms/telefonata/avviso a casa", cascano dalle nuvole.
Potrebbe scattare l'occhione languido tipo Gatto di Shrek accompagnato da un vergognoso miagolio ("Per favooooooore..........."), una finta indifferenza ("non mi è stato lasciato nessun messaggio"), se non addirittura un'incazzatura ("ma non sapete che sono indaffarato! Lavoro io, sa??").
Comunque mai nessuno che si scusi o che ammetta il proprio errore.
Del resto, il cliente ha sempre ragione, no?

domenica 3 luglio 2011

Closed

Il sabato pomeriggio, per la stragrande maggioranza delle commesse che conosco, è il peggior momento della settimana. Orde di persone che si riversano nelle vie e nelle piazze del centro, scordandosi a casa il cervello e le buone maniere, e vagando come pecoroni dallo sguardo vacuo. ODIO!!!

In un sabato particolarmente caotico, continuo a guardare l'orologio con nervosismo sempre più in aumento: sto seguendo una famiglia di clienti abituali, la moglie (esemplare di donna indecisa e chiacchierona, incapace di esprimere un concetto semplicissimo in meno di 150 parole) deve scegliere un nuovo occhiale, di solito mettendoci un tempo infinito.
Per un impegno devo fuggire alle 19:30, ho pochissimo tempo, ma con assoluta disinvoltura la vendita si conclude giusto in orario e me ne posso andare, lasciando a collega e boss le ultime fasi di chiusura.

Luci semi spente, borsa sulla spalla, sto infilando la chiave nella porta per chiuderla, ma...cosa mai potrà succedere?

"Ma chèèèèèèèèè... già state chiudendo?"
"Eh signora, son le 19 e 40!"
"No perchè devo solo guardare delle montature da vista che devo fare gli occhiali nuovi"

Adesso vieni? MA TU VUOI MORIREEEEEEEEEE!!!!!

Io me ne sono andata, gli altri due no. 
E tutte le volte la stessa storia, è sabato ed è il tuo giorno libero, sei in giro col naso per aria a lasciar passare il tempo per arrivare a sera, ti accorgi in orario di chiusura che devi assolutamente fare quella cosa in quel negozio e non ti passa manco per l'anticamera del cervello che (forse, ma proprio forse eh) la gente che ci lavora dentro, in quel negozio, se ne vorrebbe pure andare a godersi le ultime ore di un sabato che non ha il diritto di vivere, come invece fanno tutti quelli che finiscono il venerdì sera?
MA PERCHE'????? 
Entrare e farsi servire a porte chiuse, luci spente, con i commessi con giacche e borse addosso che ti guardano male per metà e ti passano la roba che gli chiedi di poter provare, concludendo dopo 20 minuti con "eh vabbè dai, ripasso in settimana" ringraziando a malapena
...ma la vocina della coscienza non ti suggerisce niente?? 

Allora te lo dico io: VERGOGNATI!!!!!!!!!! E CI AGGIUNGO PURE

VI A EFFE EFFE AAANGUUUUUUUUUULOOOOOOOOOO!!!!!!

giovedì 23 giugno 2011

Si chiamano AIR OPTIX!

Giovane fanciulla alla ricerca di lenti a contatto:
"Ciao, ho visto questa pubblicità in TV e volevo provarle: le tenete le lenti a contatto OPTI KISS?"


mia risposta: O________________________O

domenica 19 giugno 2011

Promesse non mantenute

"...quindi, bisogna aspettare ancora qualche giorno."

La coppia di vecchietti continua a fissarmi in silenzio, guardandomi prima in faccia e poi le mani, come se da un momento all'altro fossi in grado di far apparire dal nulla gli occhiali della donna, pronti.
"Ma ci avevate promesso che erano pronti in una settimana"
"Non l'avevamo promesso, il titolare aveva detto che potevano essere una settimana/10 giorni di attesa. Son passati 6 giorni e ci son stati di mezzo un ponte, un sabato e una domenica, siamo ancora entro la settimana richiesta...quindi abbiate pazienza, bisogna aspettare ancora qualche giorno."

 La coppia di vecchietti continua a fissarmi in silenzio, guardandomi prima in faccia e poi le mani, come se da un momento all'altro fossi in grado di far apparire dal nulla gli occhiali della donna, pronti.
"Ma ci avevate promesso che erano pronti in una settimana..."


eccetera, eccetera...ripetete lo stesso scambio di battute  almeno 4-5 volte, avrete dato vita alla scenetta dell'altro giorno con questa simpatica coppietta di anziani...

mercoledì 15 giugno 2011

Piccole gioie quotidiane

Scambiare quattro chiacchiere in negozio con una giovanissima mammina giapponese che vive nella mia città, dirle 2 paroline stentate in giapponese, che amo tantissimo il suo Paese, e che la sua città natale è quella che mi è rimasta nel cuore...e leggere nel suo sguardo una gratitudine che va oltre al rapporto "cliente/commessa"...non ha prezzo! Mi ha illuminato la giornata! :D

giovedì 19 maggio 2011

Si dice TRANSITIONS!

Fresca fresca di oggi.

Signora al telefono: "Ma voi le tenete quelle lenti che si scuriscono al sole...le TRANSISTOR!"

°_____________°

mercoledì 18 maggio 2011

American Boy

Americani...ah, gli americani!!

Non ce l'ho con nessuno, giuro, non sono razzista, xenofoba o altro (anche se in certi casi ci vado molto vicino), ma in certi casi l'insofferenza raggiunge livelli molto alti, specie quando sono causati da comportamenti "in serie" da determinati gruppi di persone.

Un esempio, i turisti (e non, nel senso che comprendo anche i residenti) americani.

Scena ripetuta n volte: entrano in negozio, li saluti. Non ricambiano. Iniziano a guardarsi in giro per il negozio, a mettere le mani ovunque, tu ti precipiti verso di loro per scongiurare guai.
Chiedi se hanno bisogno, se puoi aiutarli, nessuna risposta: sei completamente trasparente. O nel migliore dei casi, sempre senza degnarti di uno sguardo, rispondono "just looking" a denti stretti. E visto che sei stata così scortese da disturbarli nel loro giretto del negozio, se ne vanno sempre senza salutare (e qui entra la voce del titolare, che si incazza perchè non li hai seguiti a dovere e quindi non han comprato -ma c@°°o dico io, son 40 anni che vedi questa scena e ancora non hai capito niente- ma vaffa', và).

L'altro giorno, ennesima entrata in scena di ragazzo americano. Stesso svolgimento descritto sopra, stavolta però il ragazzo sembra accettare di buon grado l'aiuto che gli offro, e trova un paio di occhiali da sole che gli piace, li vuole prendere. Incredibile!!
Sto per concludere la vendita, ho appena timbrato la garanzia, quando..."NO!!!!!" fa il ragazzo, all'improvviso. Alzo lo sguardo verso di lui. Come "no"??
"Ah mi sono ricordato di una cosa. Sorry, sorry. Devo andare, ma torno oggi pomeriggio a prendere gli occhiali, sorry. Io prometto. Tienili da parte, please"

eh sì bello mio, ho capito l'antifona...

"Li mettiamo da parte ok, ma tu mi devi lasciare un acconto, se no devo rimetterli in vendita. Non posso senza un tuo acconto. Quello che vuoi, anche 20 o 30 €."
"No non posso, metti da parte, please". Insiste, ma non mollo, e mi sto pure arrabbiando, perchè le sue intenzioni sono palesemente fasulle: non lo vuol comprare!

E' andato via e ovviamente non s'è più fatto rivedere. Indovinate? Cazziatone del titolare!!!

domenica 15 maggio 2011

Verde verde!

Sabato pomeriggio bello intenso, dal momento che fuori il tempo è bello perchè non farsi un bel giro a negozi?


Cliente:"Buongiorno, vorrei vedere degli occhiali da sole per me!", esordisce la ragazza rivolgendosi a me.
Io: "Buongiorno! Certo, ha già qualcosa in mente che le piacerebbe provare?"
"Si, vorrei qualcosa di bello grande, come vanno di moda adesso...preferibilmente di colore verde"

"Bene, sono arrivati da pochi giorni degli Chanel molto belli, proprio del colore che cerca" e le mostro dei modelli che a mio parere sono davvero molto belli.
Ma la delusione appare subito sul viso della ragazza.
"Ha qualcos'altro da mostrarmi?" "Certo", e proseguo con altri modelli, più o meno simili come forma e colore. Ma la ragazza sembra ancora più perplessa.
"Mi spiace, sono molto belli ma non è il colore che cerco. Questo verde è troppo scuro."
Il colore che le sto mostrando è un verde/blu petrolio, elegantissimo e particolare.
"Questa è la proposta colore di quest'anno, è il colore di tendenza un po' per tutti i marchi ma eventualmente posso verificare se trovo dell'altro. Che tonalità di verde desiderava?" 
"Ehmmm...un verde tipo questo" e indica la sua maglietta, verde semaforo.


Mi vien da ridere. Meglio che glielo dica subito (evito perdite di tempo a me e a lei).


"Mi spiace, al momento non abbiamo nulla del colore che cerca [e credo nemmeno arriverà mai °__°], se desidera riprovare a tornare tra qualche settimana, abbiamo sempre novità in arrivo...
"Ah ok...grazie"


Cerca cerca gli occhiali verde semaforo...vedrai che li trovi di sicuro!!

lunedì 9 maggio 2011

Questioni di pronuncia

Tizio sulla cinquantina, entra dopo aver studiato per benino le vetrine, seguito dalla moglie. Si rivolge alla mia collega,

"Mi farebbe provare gli oàchlei esposti lì in vetrina?"

La mia collega non muove un muscolo della faccia. Glieli porge.
Come minimo, mi sarei aspettata da parte del cliente anche un dènghiu, ma non è arrivato.

Benvenuti!

Carissimi lettori,
ben arrivati in questo nuovo blog...che nuovo, a dirla tutta, in fondo in fondo non lo è.
In realtà questa è la continuazione del mio precedente blog che per vari motivi ho preferito lasciare sulla precedente piattaforma, mandarlo in pensione e ricominciare qui. Si cambia pagina!

Eccoci qua dunque, a riprendere il filo del discorso, con una nuova veste e con un nuovo nome, con la speranza che leggendo queste (dis)avventure nella mia realtà lavorativa possiate divertirvi e riflettere un pochino su quello che è il difficile compito di una commessa, nel destreggiarsi tra le vicissitudini quotidiane e riuscire a "salvare capra e cavoli" (ovvero fare contenti sia i clienti che il titolare...ardua missione!!)

Quindi, molto piacere di conoscervi e di ritrovarvi! Al prossimo aggiornamento,

Nyago

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